Inizia il 29 giugno la 55° edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto.

Tra i numerosi spettacoli, anche “In Paris. A Play”, con Mikhail Baryshnikov e Anna Sinyakina. Forse il nome del protagonista vi dice qualcosa.. ha interpretato Aleksandr Petrovsky, il fidanzato russo di Carrie, nell’ultima stagione di “Sex & the City”.

Tra i tanti spettacoli, vi segnaliamo “Le Beatrici”, di Stefano Benni, e i Concerti per pianoforte, il 12, 13 e 14 luglio, alle 17.30.

Tra gli appuntamenti a ingresso libero, segnaliamo: “L’istinto di conversazione”, una serie di incontri condotti da Oliviero Beha, e la “Rassegna di arte e psicanalisi. L’enigma della creatività nell’arte”.

Il Festival si chiuderà il 15 luglio, con il consueto Concerto finale, diretto quest’anno dal Maestro Tugan Sokhiev.

Potete trovare il programma completo ed ogni altra informazione all’indirizzo ufficiale del Festival
Buon divertimento!

Il 27 novembre 2010 si è aperta a Gubbio la Mostra dei dinosauri, un evento in collaborazione con l’American Museum of Natural History di New York (quello di “Una notte al Museo”!), che per la prima volta si trova ad allestire una mostra fuori dai confini nazionali.

La Mostra fa parte dell’iniziativa “Il Pianeta che cambia”, che si articola in tre eventi: la Mostra sul Clima, allestita a Perugia, al Palazzo Baldeschi (2 ottobre 2010 – 5 giugno 2011), la Mostra sull’Acqua, allestita ad Assisi, al Palazzo Bonacquisti (2 ottobre 2010 – 15 maggio 2011), e la Mostra sui dinosauri, appunto.

La scelta di una città come Gubbio non è casuale, data l’importanza, per questo tipo di studi, delle gole del Bottaccione, noto sito geologico grazie al quale lo studioso americano Walter Alvarez ha elaborato un’interessante teoria sulla scomparsa dei dinosauri, databile 65 milioni di anni fa: la presenza, in quella zona, di iridio in quantità lontana dalla norma ha indotto lo studioso a ritenere che la scomparsa dei più grandi abitanti che la Terra abbia avuto sia dovuta all’impatto di un meteorite con il nostro pianeta, e ai cataclismi che ne sono conseguiti.

La Mostra offre la possibilità di vedere fossili originali (uno dei quli si può toccare!), ricostruzioni di scheletri di dinosauri (tra cui quello del temibilissimo T-Rex) e di ecosistemi preistorici; vi sono anche monitor interattivi e la ricostruzione di un dinosauro in movimento.

La Mostra rimarrà aperta fino al 25 aprile 2011, dal martedì alla domenica; fino al 31 marzo l’orario di apertura è 10.00-18.00, mentre dal 1° aprile sarà aperta dalle 10.00 alle 19.00. L’ingresso è consentito fino a 45 minuti prima dell’orario di chiusura.

Il costo del biglietto, per ciascuna delle tre mostre, varia a seconda delle fasce di età e del numero dei visitatori per ogni gruppo (il biglietto intero costa 10 euro; per i bambini al di sotto dei 6 anni l’ingresso è gratuito), con agevolazioni varie (ad esempio, per gli studenti universitari, per i possessori della Carta Socio Coop, ecc.); conservando il biglietto di una delle mostre, si otterrà lo sconto del 50% per visitare le altre.

La prenotazione, gratuita, è consigliata, ma non obbligatoria.

Non perdetela!

La Giostra della Quintana , ripresa nel 1946, si ispira a una gara a cavallo che risale al XVII secolo e che si proponeva di determinare l’ordine di priorità per un cavaliere d’onore nella fedeltà al principe o alla dama del cuore.

Tra le diverse ipotesi per i festeggiamenti, fu accettata senza riserva, quella avanzata da un socio del sodalizio: Emilio De Pasquale. Egli propose una competizione equestre in costume d’epoca da organizzarsi in concomitanza del Carnevale, mettendo in evidenza la possibilità di ritrovare in quest’evento festivo un’occasione di comunione e di armonia tra tutta la popolazione.
La Giostra della Quintana è documentata fin dalla metà del 1400, ed i tradizionali costumi sono sempre stati realizzati da sarti dalla città ispirati alla moda di quel periodo, ma supervisionati da una commissione artistica alla quale ne è affidata la selezione. Sontuose stoffe, velluti, pizzi geometrici, colletti rigidi e ampi mantelli drappeggiati alla spalla e ricadenti sul braccio destro, sono i veri protagonisti della festa, ed aggiungono al corteo sfarzo ed eleganza. Foligno, durante il Palio della Quintana, rivive il clima di un torneo cavalleresco del ‘600. Dieci cavalieri in rappresentanza dei rioni Ammanniti, Badia, Cassero, Castrastagna, Croce Bianca, Giotti, La Mora, Morlupo, Pugilli, Spada, si affrontano nello stadio comunale, in una gara di elevata tensione e spettacolarità.
In tre successive tornate cavalieri in sella ad imponenti destrieri, devono centrare con una lancia anelli di diametro sempre più piccolo pendenti dal braccio di una statua di legno raffigurante un guerriero del XVII sec. La sera della competizione, un corteo di 600 personaggi sfila per le vie della città accompagnato da coreografie e da musiche barocche mentre nei palazzi patrizi e nelle strade adiacenti la piazza principale, si possono gustare le antiche ricette di piatti umbri del seicento.

La Corsa dei Ceri 2008 ed il Palio della Balestra di Gubbio sono tradizioni di notevole importanza nel panorama degli eventi regionali tanto dal punto di vista folcloristico quanto da quello squisitamente storico.

Entrambe queste manifestazioni vengono organizzate ininterrottamente fin dagl’ultimi anni del XII sec; ogni anno, il 15 di maggio, le strade di Gubbio si riempiono di colore, centinaia di eugubini conducono i tre Ceri, pesanti ognuno oltre 4 quintali, in una corsa esaltante dalla città alla Basilica di S.Ubaldo, attraverso le vie medievali e su per la collina per un dislivello di oltre 300 m.
L’appartenenza al Cero è un fatto di grande rilevanza nella vita di un eugubino, è una specie di stemma qualificante legato al tipo di mestiere che in passato si tramandava di padre in figlio di generazione in generazione.
I colori delle divise ceraiole sono intonate alle vesti del Santo protettore delle corporazioni: gialla per i ceraioli di S. Ubaldo, azzurra per quelli di San Giorgio e nera per quelli di Sant’ Antonio. Questa manifestazione, unica nel suo genere, oltre ad attirare migliaia di spettatori, testimoniando la continuità di una tradizione secolare che ha sempre unito l’intero popolo eugubino è la conferma di un’autentica devozione per i patroni delle antiche corporazioni di muratori, commercianti e contadini.
Tanta è l’importanza di tale rievocazione all’interno della regione che i Ceri sono oggi il simbolo istituzionale dell’Umbria.
Nella piazza Grande, l’ultima domenica di maggio i balestrieri sfidano i colleghi toscani di Sansepolcro in un’antica gara di tiro a segno da postazione. Tutta la città di Gubbio rivive una suggestiva atmosfera medioevale con i cortei in costume, le esibizioni degli sbandieratori e le cantine aperte ai convivi.
I partecipanti alla competizione indossano l’antico costume storico e sono giudicati nella gara dal console, dal connestabile, e dalle autorità, anche loro ovviamente in maschera. I due Pali sono sopravvissuti senza cambiare nei secoli poiché hanno dimostrato un legame profondo con l’anima della città, dando forma e memoria di un’usanza antichissima ma sempre segno di reale aggregazione per la comunità.

Il Festival Eurochocolate Perugia 2008, manifestazione dedicata alla cultura del cioccolato, ha il suo cuore nel centro storico della città, dalla Rocca Paolina fino alle piazze ed alle aree interne: Giardini Carducci, Piazza Italia, Piazza della Repubblica, Corso Vannucci, Via Mazzini, Via Fani, il Terrazzo del Mercato Coperto e Piazza IV Novembre.

La festa del cioccolato di Eurochocolate 2008, che in pochi anni si è guadagnata la simpatia del grande pubblico affermandosi come la festa del cioccolato più amato e seguito dagli italiani, consacra Perugia come capitale europea della cioccolata. Per nove giorni durante il fastival Eurochocolate 2008 il capoluogo umbro si trasformerà in una gigantesca pasticceria all’aperto per il piacere di tutti i golosi e gli schiavi del cacao. Ad Eurochocolate saranno organizzati decine di grandi eventi incentrati sul “cibo degli dei” con esposizioni, distribuzione di baci perugina, laboratori, stages, corsi di cucina, degustazioni, mostre, banchetti, feste e i premi finali: Eurochocolate Awards.
Ogni anno durante la festa vengono sviluppati nuovi temi ed intrattenimenti coinvolgenti come “I Prigionieri del cioccolato” dell’edizione 2001 e le attività della sezione “Ciok si Gira!” dedicate al cinema dell’edizione 2002.
Per tutti i turisti l’occasione è senza dubbio propizia anche per scoprire gli angoli più remoti di questo antico centro medievale e per godere della rinomata ospitalità umbra. Il nostro consiglio è, per quanto possibile, di visitare gli stands non solo nei fine settimana, dove è prevista l’affluenza maggiore, ma se possibile di sfruttare un breve periodo di vacanze per godere in tutta calma non solo delle delizie del cioccolato ma anche delle bellezze artistiche della città e dell’Umbria in genere.

Il Festival dei due Mondi si svolge ogni anno tra la fine di Giugno e la metà di Luglio nella città di Spoleto, nel cuore dell’Umbria.

Dopo che nel 1958 Gian Carlo Menotti ne inaugura la prima edizione, il Festival diviene anno dopo anno centro di grande interesse per gli spettacoli di danza, prosa e lirica. Il fatto che il Maestro Menotti scegliesse personalmente gli artisti tanto fra i più affermati professionisti del settore quanto fra i più promettenti giovani talenti, ha reso nel tempo il Festival dei Due Mondi una fucina inesauribile di grandi professionisti del mondo dello spettacolo.

Già dal 1956, il Maestro Menotti è alla ricerca di una cittadina italiana che avesse la possibilità e le caratteristiche per ospitare la kermesse culturale che egli voleva realizzare. Il suo progetto era ambizioso: gettare un ponte tra due culture diverse, creare un punto d’incontro tra due diversi modi di concepire e celebrare la cultura, quello europeo e quello americano – da qui il nome di “Festival dei Due Mondi” – un’occasione per contemplare l’arte in tutte le sue forme. L’artista sceglie Spoleto, si dice in alternativa a Todi, convinto dagli spazi scenografici a disposizione: il seicentesco teatro Caio Melisso (allora adibito a cinema e la cui perfetta acustica fu recuperata a spese del compositore), il capiente teatro nuovo ottocentesco, il teatro romano all’aperto e gli spazi di gran suggestione, come la piazza del Duomo, dove da sempre vengono allestiti i concerti di chiusura del Festival dei due Mondi.

Dopo la rappresentazione nel 1958 del Macbeth di Verdi, diretto da Thomas Schippers per la regia di Luchino Visconti, Spoleto viene applaudita come la nuova Salisburgo italiana, e negli anni successivi vede la partecipazione al Festival dei due Mondi di personaggi del calibro di, solo per citarne alcuni, Wally Toscanini, Franco Zeffirelli, Patroni Griffi, Mario Soldati, Dino Buzzati, Indro Montanelli, Pablo Neruda, Pier Paolo Pasolini, Salvatore Quasimodo, Ezra Pound, Eugenj Evtuschenko, Luca Ronconi, Al Pacino e Mariangela Melato.

Dal 2008 sotto la direzione artistica di Giorgio Ferrara, il Festival è ancora oggi un’attrazione di risonanza mondiale, che richiama artisti da tutto il mondo e dona un’immagine ed una fama internazionale alla città di Spoleto.

Umbria Jazz 2008 è, senza dubbio, uno dei più importanti festival jazz d’Europa. Da quando nel 1973 fu inaugurata la prima edizione del Festival Umbria Jazz si sono esibiti a Perugia i più grandi artisti del genere:

negli anni ’70 Dizzy Gillespie, Sam Rivers, Herbie Hanckok, Enrico Rava, Miles Davis, Lionel Hampton e nelle edizioni più recenti del festival Dedee Bridgewater, Gilberto Gil , Milton Nascimento, Terence Blanchard, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Nicola Arigliano, Miriam Makeba, Renzo Arbore e i suoi Swing Maniacs, Sergio Cammariere, The Coolbone Brass Band of New Orleans, Lyle Henderson & Emmanuel Gospel Singers.
Anche l’Umbria Jazz Festival 2008 si svolgerà nel mese di luglio per dieci giorni durante i quali dalla mattina alla sera, senza soluzione di continuità, nel centro storico di Perugia si terranno decine di concerti con proposte musicali che spaziano ormai sull’intero orizzonte musicale per abbracciare i gusti di un pubblico più eterogeneo.
Perugia diventerà, anche quest’anno, punto d’incontro per migliaia di amanti della musica, provenienti non solo da tutta l’Italia ma anche dall’Europa e dagli Stati Uniti.